Metromondo al Mercato Isola - Festa Gipsy Balcanica con cena musica e balli

MERCATO COMUNALE ISOLA - PIAZZALE LAGOSTA (MI)

METROMONDO AL MERCATO
www.metromondo.com - presenta
Sabato 18 marzo 2023 - H. 20.00
Festa Gipsy Balcanica con
- Roberto Durkovic e i Fantasisti del
Metrò
- Spettacolo di danze e animazione del
Gruppo "Gipsy Spring" di Metiss ‘Art
*Partecipazione con
=Cena a base di pesce: 25 € prosecco, vini o birra compresi (su prenotazione con WhatsApp al numero 3485664581).
Menù:
°Impepata di cozze
°Fritto di paranza
°Paccheri allo scoglio
°Pane, stuzzichini, acqua, servizio al tavolo, vino o birra, "carineria" dolciaria finale.
=Partecipazione al solo spettacolo secondo la disponibilità di posti restanti.
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INTERVISTA a Roberto Durkovic su
La Republica
- Notte tzigana La mia banda suona il rom (e anche i Rokes) -
QUANDO in metropolitana arriva un musicista ambulante nessuno lo ascolta davvero: al limite dopo si dà distrattamente una monetina o si fa finta di niente, sguardo fintamente perso nel vuoto, per evitare anche l'elemosina. Anzi, uno che li ascolta c'è: Roberto Durkovic. Ne ha assoldati parecchi per la band che lo accompagna i Fantasisti del metrò, fatta in massima parte di rom, ...al Carroponte. Un progetto che, con svariati cambi di formazione, va avanti da 15 anni: «Ero sulla linea 2 dalle parti di Lambrate, quando sul vagone salì un gruppo di tzigani che mi folgorò. Li seguii vagone per vagone e alla fine li accostai, e riuscii a fargli capire che ero un disperato come loro», ricorda con ironia il cantautore pavese. Di origini slave, come rivela il cognome, cioè di padre slovacco.
Anche per queste origini comuni dell'Est c'è stato feeling tra di voi? «Le musiche tzigane fanno parte di me fin da quando le ho ascoltate per la prima volta, a Praga. E questi sono grandi artisti, alcuni hanno collaborato con Morricone e Moni Ovadia. Per fortuna mi credettero quando gli spiegai cosa avevo in mente. Abitavano in un rifugio molto più che abusivo a Porta Garibaldi: per andar da loro bisognava scavalcare un muro».
E da allora cos'è cambiato? «Moltissimo. A cominciare dal fatto che abbiamo fatto 9 album assieme, il primo, Inciampo nel mare, nel 2000, l'ultimo, Accordiamoci, a giugno. E naturalmente centinaia di concerti in Italia ed Europa: il più importante una decina d'anni fa in piazza San Pietro per Giovanni Paolo II».
Suonate canzoni vostre o fate cover? «Mescoliamo, come faremo anche al Carroponte. Si parte sempre con brani etno-autorali, nei quali cioè cerco di fondere le sonorità balcaniche con il mio stile cantautorale. Poi certo si spazia. Qualche danza ungherese di Brahms e Bregovic, ma anche cover che uno non si aspetta: Ma poi di Walter Valdi, È la pioggia che va dei Rokes, Il vecchio e il bambino di Guccini. A me mi piace vivere alla grande di Fanigliulo e Sally di De Andrè. Tutte in chiave tzigana, con violino, fisarmonica, clarinetto, chitarra, batteria». Una band nata così non ha mai avuto problemi? «Se intende il razzismo no. In Italia il razzismo non c'è».
Ne è sicuro? «Mi baso su quel che mi dico noi Fantasisti: se sono ancora qui è per la generosità degli italiani, che dura anche adesso, visto che non hanno certo smesso di suonare nel metrò. Anzi, uno mi ha detto che una volta addirittura Maroni gli ha dato qualche moneta. Non so se crederci, ma ci può stare, perché Maroni è musicista a sua volta».
Dopodiché non potrà negare che i rom non godono di ottima reputazione. «Non lo nego, ma questo non ci ha mai creato problemi. Il pubblico non generalizza, non ragiona a stereotipi. E i miei Fantasisti sanno che devono suonare bene e comportarsi anche meglio per far vedere di essere diversi da come i luoghi comuni li dipingono».
Prendete nota per non mancare, vi garantiamo che è bello andare a "comprare" musica, spettacolo e cultura in mezzo agli sportelli di frutta e verdura (e non solo)!
Prenotazioni:
tel. 0282771994 - info@glorymilano.it
Info: metromondo@tin.com
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